Audace, sensuale, a tratti anche provocatorio, sono i lineamenti ed i tratti somatici del nuovo progetto di Luca Leone Zampa, Immorale Osè. Apre i suoi battenti sempre nella centralissima area di Porta Venezia, in via Tadino, quasi vicino di casa di Immorale, suo naturale ispiratore.
Nasce dalle esperienze, dalla crescita e dall’evoluzione che Immorale bistrot ha avuto nei suoi 24 mesi di apertura da Settembre 2019 fino ad oggi. Un percorso che, nonostante le tante difficoltà create dalla pandemia e dalle aperture a singhiozzo, ha sempre guardato avanti con determinazione.
Immorale Osè vuole portare sulla tavola una proposta gastronomica più coraggiosa negli abbinamenti, nelle consistenze, nella ricerca degli ingredienti, sempre con un occhio ben attento alla sostenibilità e all’etica dei produttori e fornitori partner. Si pone con una cifra stilistica più elevata rispetto al bistrot, anche nel servizio e negli spazi.
L’ambiente intimo e contemporaneo, teso tra il buongusto borghese vintage e un rigore minimale, neo-razionalista, fa risaltare alcuni pezzi del grande design del XX secolo,e le opere d’arte contemporanea, di giovanti artisti emergenti, tutto scelto e curato da Luca Zampa.
Materie prime stagionali, ça va sans dire, prevalentemente vegetali con due principali menù degustazione: uno di 5 piatti “Vorrei ma la mamma non vuole”, esclusivamente vegetariano, con un’intrigante “risotto al siero di latte affumicato, carota e liquirizia; uno più complesso e spinto, “Mangiatelo Tutto” di 12 piatti dove non mancano carni e pesci, tra i quali spiccano sicuramente il “Raviolo di anguilla, lingua, Parmigiano Reggiano, midollo, aceto Balsamico di Modena stravecchio” e la “Tartare di gamberi rossi, trota, pecora, emulsione di ricci”. Una buona parte dei piatti presenti è ordinabile anche singolarmente alla carta. Umami, armoniosi ed eleganti contrasti arricchiti da una corposa esperienza tattile ed olfattiva, Immorale Osè vuole essere un ristorante che pone al suo centro i tanti volti della sensorialità.
Performance estemporanee che uniscono il cibo e l’ospite, un’interazione sempre giocosa ed irriverente, rigorosamente vietata ai “bacchettoni”. Arte, musica e non solo, non vi sarà un vero e proprio calendario degli interventi ma l’approccio vuole essere quello di un’inattesa sorpresa della serata, una preziosa guarnitura a supporto del gusto.
Prima chef ora ormai anche affermato imprenditore, Luca Leone Zampa, con questo suo nuovo progetto vuole divertirsi e far divertire ancor più i suoi ospiti unendo cibo, buon cibo, arte ed irriverenza. In questa avventura sarà affiancato dal kitchen manager Luca Meladossi, (Al Mercato e Nebbia tra le precedenti esperienze) e dalla sommelier Elisa Maccioni, ex Cantine Isola, affiancata da Edoardo Peano, in sala. Cristina Aromando, invece porterà avanti Immorale bistrot di via Lecco.
La carta dei vini è stata ulteriormente ampliata ed ha anch’essa seguito un percorso di crescita, grazie ad un costante lavoro di ricerca e selezione, ora ha ormai superato abbondantemente le cinquecento etichette, tutte rigorosamente naturali.
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Immorale Osè
via Tadino 43 @ Milano
dal martedì alla domenica 19:00 – 24:00
+39 0252518831
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Paolo Pojano
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