Sempre più spesso si parla di origini, della propria terra, del valore delle tradizioni, tutto questo è un piacevole ritorno a credere in un patrimonio prezioso. Assomiglia molto al feeling che unisce Emanuele Russo al Marsala, uno dei simboli del suo territorio, dimenticato o meglio, accantonato per diversi tempo e che negli ultimi anni sta ritrovando cultori, appassionati e produttori di qualità.
Emanuele, con l’inizio della stagione estiva, ha voluto introdurre e proporre a “Le Lumie” un percorso degustazione che vada ad esaltare l’abbinamento Cibo e Marsala, in tutte le sue declinazioni, proprio come accadeva una volta, quando era considerata come una bevanda a tutto pasto. Con passione ed umiltà si può affermare che sia probabilmente il primo vero menù di questo tipo tra i ristoranti siciliani ed italiani.
Ogni Marsalese ha sempre custodito gelosamente tra le sue mura la propria botte di Marsala, quello che oggi viene etichettato come “PreBritish” o “Perpetuo/Alto-Grado“, ovvero un vino messo in botte e lasciato ossidare per diverso tempo, affinché prenda anche un sapore più legnoso. Paradossalmente, questa versione non rientra nell’attuale disciplinare poiché non prevede l’aggiunta di alcool ma, per i cittadini di questa zona, è l’unico vero autentico.
Da disciplinare sono 27 le tipologie di Marsala, in passato veniva abitualmente preparato con Damaschino, Grillo o Catarratto, oggi invece, quasi tutti, hanno virato verso il Grillo perché si presta maggiormente alla conservazione. Viene fatto con uve leggermente più mature, solitamente raccolte a settembre, anziché ad agosto, ed ha un grado zuccherino più alto rispetto alla norma.